2.06 Sadeler 1660
Aegidius Sadeler, Vestigi delle antichità di Roma, Tivoli, Pozzuoli et altri luoghi, Roma 1660
Dg 532-2061 raro VII
Nel 1606, Gilles Sadeler, incisore ed editore olandese, aveva pubblicato a Praga l’opera Vestigi delle antichità di Roma, Tivoli, Pozzuoli et altri luoghi, che aggiungeva ulteriori vedute di monumenti antichi ai Vestigi dell’antichità di Roma di Étienne Du Pérac (1575). Utilizzò come base del suo lavoro i disegni di Paul Brill, Jan Brueghel e Peter Stevens. L’opera ebbe un tale successo che Marco Sadeler, presumibilmente suo nipote, curò una nuova edizione intorno al 1629. La versione in mostra apparve sul mercato librario romano nel 1660. L’editore Giovanni Giacomo de Rossi ha cercato di riprodurre le tavole dell’edizione di Gilles Sadler, ma chiare differenze sono comunque visibili e le tavole portano la firma di Marco Sadeler. Le sette tavole dedicate alla zona di Pozzuoli pongono al centro delle raffigurazioni i monumenti antichi. L’unica eccezione è la veduta della Solfatara, che sceglie la prospettiva dei visitatori che arrivano sul bordo del cratere vulcanico. Questo punto di vista si trova prima nel Civitates Orbis Terrarum di Braun & Hogenberg (vol. III, 58) sotto il titolo “Mirabilium Sulphureorum Motium Apud Puteolos campos”. L’iconografia della cornice si riferiva all’interpretazione della solfatara come la fucina di Vulcano, mentre Sadeler si limita nell’immagine e nel testo alla descrizione delle caratteristiche del sito. [PH]